un nuovo modo di fare giornalismo

Un nuovo modo di fare giornalismo è possibile? Io ci credo!

Anno nuovo, vita nuova, sito nuovo e un nuovo modo di fare giornalismo, lontano da scandali e polemiche. Perché quello di cui abbiamo veramente bisogno è la bellezza

Cosa c’è di meglio di un editoriale per inaugurare un sito nuovo?
E allora largo al mio editoriale di fine 2016 per una testata giornalistica nata a luglio scorso di cui sono Direttore Responsabile, e che parla di un nuovo modo di fare giornalismo, lontano dal “sensazionalismo, dalla smania di voler cavalcare l’onda del disgusto e dell’orrore, della polemica e del marciume per ottenere una manciata di click in più da rivendere a peso d’oro al primo papabile cliente commerciale

Agli scandali ho sempre preferito la critica pura, quella imparziale e onesta, e il racconto sincero del bene e del male, dei fatti, delle voci, dei volti e della “semplice” bellezza, spesso rara da trovare, soprattutto sul web, tanto da diventare quasi unica.
Come quella della mia città preferita, Venezia.

Mi auto-cito: “Quando qualcosa non va nel verso giusto, del resto, è più semplice parlarne male, rimuginarci sopra premendo il coltello nella già dolorosa piaga, anziché sorridere, voltare pagina e con coraggio e responsabilità andare avanti

Il testo integrale del mio editoriale, nel quale parlo sì del magazine e della sua ragione di vita, ma anche di un nuovo modo di fare giornalismo, è disponibile a questo link.

 

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