WRAD fondatori io sono wrad matteo ward silvia giovanardi victor santiago ilaria rebecchi graphi tee reddot design award 2017

Moda e sostenibilità: ecco perché anche io sono ” WRAD “

Il RedDot Design Award, la sostenibilità fashion e una t-shirt Made in Italy che recupera la tradizione puntando all’economia circolare: ecco perché tutti dovremmo essere WRAD


Recentemente ho avuto la possibilità di collaborare con WRAD, startup nata dal comune obiettivo di tre giovani creativi del mondo della moda nel cercare un modo concreto per rendere veramente sostenibile il settore fashion, nel totale rispetto dell’ambiente e della forza lavoro.
Già qualche anno fa avevo conosciuto Matteo Ward, co-founder e CEO di WRAD, intervistandolo più volte e scoprendone man mano obiettivi e ragioni: tutte condivisibili, perché vivere in un mondo migliore, partendo dalla consapevolezza comune che anche ciò che indossiamo può fare la differenza, dovrebbe essere nelle speranze di ciascuno di noi, in tutto il pianeta.
Prima al loro fianco in veste di giornalista, e di recente come press office, per dare una mano concreta al loro messaggio e alla loro impresa.

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Ho collaborato con WRAD (Matteo, Silvia e Victor) in particolare nella diffusione della notizia della vittoria di GRAPHI-TEE, il più recente prodotto WRAD, che si è aggiudicato il prestigioso premio “Best of the Bests 2017” al RedDot Design Award, riconoscimento assegnato negli anni ad aziende come Apple o BMW.

La giuria ha conferito il prestigioso riconoscimento a questo progetto Made in Italy, che verrà esposto per un anno al RedDot Design Museum di Norman Foster, per i messaggi di cui si fa portavoce e per la tecnologia circolare che lo caratterizza, sviluppata per offrire una risposta innovativa all’utilizzo di sostanze chimiche nei processi di tintura e funzionale a dare una seconda chance ad un tipo particolare di scarto industriale – la grafite.
Il tutto con l’obiettivo di portare il rispetto per la forza lavoro e per il pianeta al centro del fashion business, attualmente il secondo più inquinante dopo quello petrolifero.

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GRAPHI-TEE™ ha un design ispirato alla tradizione grazie al processo di tintura che riprende una tecnica tramandata nei secoli dagli abitanti di Monterosso Calabro. Nel piccolo centro in provincia di Vibo Valentia, infatti, è ancora viva la memoria di una antica usanza Romana che sfruttava la grafite naturale, ricavata dall’unica miniera presente in Italia e qui situata, per tingere i tessuti.
Per arrivare a creare GRAPHI-TEE™ il primo step dei fondatori di WRAD è stato sperimentare direttamente l’antico procedimento grazie ad un viaggio a Monterosso, con lo scopo di ricreare poi la formula originale ed inserirla in un processo di economia circolare, perché «a volte è necessario fare un passo indietro per farne due avanti», come afferma Matteo.
Invece della grafite naturale l’idea era quella di recuperare gli scarti della polvere di grafite altrimenti destinata alla discarica: pensiero messo a punto dopo due anni grazie ad un nuovo materiale innovativo, G_PWDR™, composto al 60% da polvere di grafite recuperata e portata in sospensione liquida, in un percorso di ricerca e sviluppo svolto in sinergia con Perpetua – we had to invent it, partner di WRAD.
Il risultato è GRAPHI-TEE™, la prima t-shirt in grado di recuperare fino a 10 grammi di grafite di scarto. Non solo un’alternativa innovativa alle dannose tinture chimiche utilizzate dall’inndustria tessile ma anche una soluzione circolare per uno scarto industriale.

Nulla è più coinvolgente e soddisfacente di portare avanti un ideale, una missione, un obiettivo alto.
Come in questo caso: perché un po’ tutti noi dovremmo essere WRAD.

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